mercoledì 20 marzo 2013

Rientro all'Elba!

Gli ultimi giorni ci hanno visto ripercorrere le vecchie rotte familiari del Tirreno Settentrionale. Un rientro tutt'altro che in discesa: l'altro ieri, durante la penultima, breve tappa lungo la costa sud est della Corsica, un vento di 55 nodi ci ha sorpreso in navigazione costringendoci a riparare nel golfo di Pinarello, con non poche difficoltà! in questa immagine, un evento rarissimo: un arcobaleno formato non dalla pioggia, ma dall'acqua marina nebulizzata dalla violenza del vento.

Un arcobaleno a cielo sereno!

Ieri invece, l'ultima tappa: da Pinarello all'isola d'Elba, da dove ora scriviamo, ancorati nel golfo del Viticcio (ovviamente deserto). Una navigazione splendida, quasi tutta a vela, senza particolari problemi se non la tosse del sottoscritto, con poca onda e la gradita partecipazione di Guido, il nostro autopilota, almeno fino a sera. Abbiamo ancorato stanotte, circa alle 2:00. Questa sera faremo rientro nella rada di Portoferraio, da dove tutto è cominciato.


Dreamin' home



Tappa alla Maddalena!

 Arrivati sabato sera al Passo Cecca di Morto nell'orario migliore: al tramonto.Il Passo è la rada racchiusa dalle tre isole disabitate Razzoli, Budelli e Santa Maria. C'è un bello scirocco, almeno 20 - 25 nodi. Ripartiamo domenica mattina, diretti in Corsica, nella baia di Porto Novo.


Il Passo visto da Budelli

La selvaggia Porto Novo

venerdì 15 marzo 2013

Stintino...

Dopo Alghero, nonostante un po' di febbre, rieccoci a Stintino, paese fantasma d'inverno. Il porto interno è molto protetto, e un paio di giorni di stop servono a far passare il maestrale e (si spera) il malanno. Con il passaggio tra l'Asinara e la Sardegna, il Passo dei Fornelli, ci siamo finalmente lasciati alle spalle il tumultuoso mar del Golfo del Leone, che fa tutt'uno col Mar di Sardegna e il Mare delle Baleari. Da qui in poi le difficoltà non spariscono, ma cambiano: tappe più brevi, meno nottate di navigazione previste, coste più vicine e fetch più ridotto, quindi in generale, meno possibilità di mare grosso o molto grosso. Questo non toglie che sia le Bocche di Bonifacio, sia il Tirreno ed il Ligure che ci aspettano, siano mari tutt'altro che facili. In special modo d'inverno.

lunedì 11 marzo 2013

Da Mahòn ad Alghero: ritorno a casa!

Aggiorniamo il blog dal porto di Alghero, che ci ospita da un paio di giorni mentre fuori fischia il ponente.
Qualche giorno fa la traversata di rientro: a vela per quasi tutto il tratto di 190 miglia che separano Minorca dalla Sardegna. Vento in poppa piena per tutto il giorno, poi la notte 25 nodi al lasco e mare formato ci hanno fatto correre a 7 nodi fino all'alba, quando il vento si è rimesso in poppa. Una navigata impegnativa, tanto per cambiare, ma decisamente veloce: 7 - 8 ore in meno dell'andata, in totale 33 ore.

la nostra rotta: 78 gradi, 190 mls

La prossima tappa sarà Stintino, poi le bocche di Bonifacio da ovest a est. I nostri mari si avvicinano!

Neve sui monti di Maiorca, la mattina della nostra partenza

Eccoci di nuovo sulla nostra strada blu, questa volta verso "casa": il 26 febbraio abbiamo lasciato la baia di Pollença, nostro rifugio invernale, per tornare a Minorca. Una navigazione impegnativa ma divertente, condita da qualche secchata d'acqua e da un freddo insolito: 5-10 gradi. Al''arrivo, ancoraggio nella baia piccola e ben ridossata di Santa Galdana. Un angolo di eden, almeno prima che vi costruissero... Lui!
 
L'ECOMOSTRO!!

Il giorno dopo partenza di buon ora e navigazione di tutto relax sotto la costa sud minorchina. Sole, brezza e tragitto breve. Arrivo alla mitica cala Teulera nel Golfo di Mahon, ridosso eccezionale che offre sempre uno spettacolo interessante. Una baia scavata tra due fortezze, la Mola e l'antico Lazzaretto.