sabato 15 dicembre 2012

Espalmador


Questa baia, chiamata Puerto Espalmador, è a giusto titolo il più bell'ancoraggio dell'Arcipelago. Nonostante nuvole e pioggia, davvero imperdibile. La sabbia ricorda la spiaggia rosa di Budelli, ma molto più grande. L'interno dell'isola è pianeggiante, con dune, macchia e un largo stagno. Al nostro arrivo, un fenicottero rosa ci sorvola diretto alle saline di Formentera, tre miglia più a sud.




martedì 11 dicembre 2012

mercoledì 5 dicembre 2012

Navigando intorno a Ibiza

Dopo aver lasciato la baia di S.Antonio, eccoci ormeggiati a Talamanca, la grande insenatura attigua al golfo di Ibiza città. Il ridosso è ottimo con i venti dai quadranti primo, terzo e quarto ed abbiamo trovato un corpo morto che ci aggrada.
La navigata è stata splendida, con sole e vento al lasco, ed i passaggi a terra dell'isolotto Vedranell e tra Ibiza ed Espalmador decisamente coreografici. Eccone qualche immagine:


Le isole Vedrà e Vedranell

Tra Ibiza e Espalmador

venerdì 30 novembre 2012

Chiara Special Guest of the week

Questa settimana è stata con noi Chiara, con la quale abbiamo passato due giorni tra le scogliere e le pinete di Cala Bassa. Martedi mattina, con burrasca prevista da nord ovest, siamo rientrati a San Antonio dove abbiamo ripreso possesso della nostra boa. Il vento forte è arrivato, puntuale come un'orologio svizzero e impetuoso come un maestrale delle Baleari. L'ormeggio sicuro ma decisamente scomodo, con un mezzo metro abbondante di onda dentro alla baia a 35 - 40 nodi di vento.

Tramonto in burrasca a S.Antonio

 Momenti di tensione quando una delle due cime che ci tenevano legati alla catenaria del corpo morto si è spezzata come una corda di violino, costringendoci a sostituirla in fretta con il tender.
Passato il gran casino, ieri le ragazze sono andate in gita via terra a Ibiza città. Il mare è ancora impraticabile anche se il vento è diminuito.

Ibiza Ciudad

In lontananza, Spalmador e Formentera

mercoledì 21 novembre 2012

Tempesta tra Maiorca ed Ibiza

L'altra notte abbiamo attraversato il canale che separa le due isole in condizioni meteo marine molto critiche. Partiti da Soller, il bollettino garantiva vento tra i 15 ed i 20 nodi da nord-est per tutta la notte, con una punta di trenta nodi tra le 23:00 e la mezzanotte. Sulla carta, un ottima opportunità per far vela, con vento in poppa, per le 17 ore necessarie ad arrivare a S.Antonio, ridosso sicuro sulla costa nord ovest di Ibiza. Data le breve durata del vento forte, non c'era ragione di temere un mare troppo grosso.
Purtroppo per noi, la realtà era altra cosa.

La partenza: solo pioggia e poco vento

Appena dopo il tramonto, mentre 20 nodi di vento al lasco ci spingevano al di fuori della costa maiorchina, il vento ha cominciato a rinforzare, l'onda ad aumentare, fino a che, tolto l'autopilota, incapace di mantenere la barca in rotta, ho preso il timone per il resto della navigazione.
Chiuse dentro, Giulia e Lama mi aiutavano dandomi la rotta con carta e gps. Cavolfiori ed altri ortaggi volavano per la cabina impazziti. Per quanto mi riguarda, lottavo al timone per mantenere la barca stabile tra onde di 4 - 5 metri (alcune frangenti) e un vento tra i 35 ed 40 nodi. Legato stretto alla bitta sopravvento, dato che alcune onde venivano a schiantarsi in pozzetto, ho tenuto botta fino alle 9 del mattino dopo, quando fradici e frastornati siamo entrati nel ridosso di S. Antonio.
Aggiungere 10 o anche 20 nodi alle previsioni meteo, in questa stagione ed in questo mare, può trarre d'impaccio. Anzi, può evitare di andarcisi ad infilare con tutte le scarpe.



martedì 20 novembre 2012

Puerto Soller


Un passaggio in un paesino su una costa molto esposta e per questo poco frequentata dalle barche di passaggio, specialmente in inverno. Soller però è veramente un bel bel posticino, dentro una baia ben ridossata lungo l'impervia e monumentale costa Nord - Est di Maiorca. Anche qui abbiamo beccato una boa libera, felici di non dover dare ancora. Il giorno dopo, saremmo ripartiti per Ibiza.






venerdì 16 novembre 2012

giovedì 8 novembre 2012

Pit stop a Pollença

Peccato, il momento era ottimo per proseguire: vento in poppa fino a Ibiza. Poco male: Pollença è il posto perfetto per fermarsi qualche giorno a fare un po' di riparazioni.

Al lavoro per rattoppare il genoa

 Il ridosso è perfetto con tutti i venti, l'ormeggio è su corpo morto (niente ancora), all'interno di un campo boe privato che in inverno è a disposizione dei naviganti di passaggio come noi. Il paese non è bellissimo, ma c'è più o meno tutto quello che ci serve, un supermercato, una veleria, qualche ferramenta e la possibilità di fare acqua. I dintorni, per contro, sono stupendi. Basta uscire a piedi dal paese per trovare montagne rocciose e sentieri selvaggi, pieni di ottimo rosmarino e caprette belanti.

domenica 4 novembre 2012

Raggiungendo Maiorca

arrivo a Fornells



Lasciata alle spalle Mahon, abbiamo navigato fino alla grande e protetta rada di Fornells, nel nord di Minorca. Si tratta di una baia molto grande, con uno stretto accesso da nord.




Il "mare chiuso" di Fornells



 Il giorno dopo, all'alba, siamo partiti per Maiorca. E' stata una navigazione impegnativa, di bolina stretta tutto il giorno, con 20 - 25 nodi di vento da sud ovest.











Ci siamo salati come cracker, e stancati: l'arrivo a Pollença, controvento a motore per le ultime 4 miglia, è stato sofferto fino all'ultimo. Per di più, al nostro arrivo qualcuno ha pensato bene di spegnere il faro di Punta Avansada, giusto per quella mezz'ora in cui ci sarebbe stato utile per l'atterraggio.

La partenza per Maiorca




 Oggi, le pulizie, per scrostare la coperta, le attrezzature e noi stessi da uno spesso strato di sale marino.
Ad ogni modo, siamo capitati bene: la baia è ridossata con ogni vento, ed abbiamo trovato una boa libera alla quale ci siamo ormeggiati, al riparo del molo del porto.




Mahon

 Alla fine del nostro periodo nella baia di Mahon, giovedi 1 novembre, siamo riusciti a farci un giro in città. Una giornata da "turisti" di terra prima di riprendere il mare, la mattina dopo, verso la baia di Fornells, sul lato nord dell'isola.





giovedì 1 novembre 2012

Minorca, sempre Minorca.

Ancora qui a Cala Teulera in attesa che il meteo sia clemente e ci permetta di girovagare un pò per l'isola.
Antares in questa settimana s'è cuccata una discreta burrasca di maestrale....ma al sicuro grazie al nostro capitano che ha trovato un posticino ben ridossato dove aspettare la fine della buriana!
Passato il maltempo si ritorna all'ancora per....riprendere un'altra burrascona a cui Antares e la sua ancora cqr hanno resistito senza colpo ferire!


 Negli sprazzi di sole e bonaccia...è ancora estate, e si visitano i dintorni di questa splendida caletta: noi visitiamo la Fortezza della Mola e Lama da la caccia alle lepri di cui è piena l'isola.


Ora si attende la finestra per puntare la prua su Maiorca.

mercoledì 24 ottobre 2012

MAHO' !


Alle 5:45 del mattino di lunedi, pronti per una navigazione di circa 45 miglia (9 ore più o meno), abbiamo lasciato l'ormeggio di Alghero dretti a sud verso Oristano. Solo che.. abbiamo cambiato idea! 
Quindi eccoci qui a Minorca, nella stupenda e super ridossata Cala Teulera, nel golfo di Mahon. 
La navigazione è stata relativamente tranquilla, poco vento e molti molti temporali, groppi in perfetto stile oceanico, tutti lungo la stessa direzione ovest - est (contraria alla nostra), eccone immortalato qualche momento:

"M"
La nostra rotta sul GPS del nonno!

Tramonto alle ore 7 circa

.. visite che fanno sempre piacere..



190 miglia percorse in una quarantina di ore. Un giorno, una nottata, ed un'altra giornana, alla fine della quale siamo arrivati ad ormeggiare al distributore di Mahon, espropriando cosi una tranquilla e meritata notte con le cime in terra.

venerdì 19 ottobre 2012

Strani segnali l'altra mattina.. alle ore 5:00 partiamo da Porto Conte nel tentativo di raggiungere Minorca in due giorni. Il meteo preannuncia vento forza 6 da sud e sud est, ma soprattutto dai due ai tre metri di onda. Appena lasciato l'ancoraggio, ancora buio pesto e già parecchio mare, una berta (simile ad un gabbiano) ci sfreccia accanto nell'oscurità, in maniera anomala: di solito questi animali non volano di notte... Appena il tempo di constatare il fatto, quand'ecco che il volatile cambia repentinamente direzione e si schianta senza tanti complimenti sulla nostra randa, per poi rovinare in testa a Giulia.
Messaggio ricevuto, si torna in porto.

La piccola ospite
Nel frattempo, va aggiunto, eravamo arrivati ben oltre capo Caccia, e l'onda in mare aperto si rivelava davvero poco sostenibile, soprattutto in considerazione della lunga navigazione che ci aspettava. Così, dopo il dietro front, abbiamo cercato di aiutare la piccola ospite (che con le ali aperte misurava circa 60 - 70 cm) a uscire dal pozzetto della barca. Non volevamo nè farle male nè traumatizzarla ulteriormente, perciò le abbiamo creato una piccola scaletta con la cassetta degli attrezzi, che lei ha subito individuato ed utilizzato per arrampicarsi fino alla battagliola. Qui, finalmente, ha trovato un passaggio nella retina di protezione e si è buttata in mare. Per un bel po', mentre navigavamo, all'alba, ha continuato a svolazzarci attorno, per assicurarsi, abbiamo pensato, che avessimo ben recepito il messaggio e che stessimo davvero ripiegando verso il porto sicuro.
E così eccosi di nuovo ad Alghero.

mercoledì 10 ottobre 2012

Alghero

Fermi ad Alghero per qualche giorno, in attesa che il Leone ci lasci passare. Al momento onda formata e vento ci sbarrano il passo, probabilmente fino a settimana prossima.
  
Il passaggio di Capo Caccia


   
incontri con la fauna locale
  
Ne approfittiamo per riposarci

domenica 7 ottobre 2012

Antares, Tonnara navigante

La traversata Maddalena Stintino ha riservato sorprese..
ecco le istruzioni per un buon tonno sottolio:
1: Pescali!

tombarello 2 kg circa
palamita 1 kg
2: fattici due tranci alla piastra, con peperonata di contorno..

Pranzo in navigazione
3: taglia il resto a tranci, lavali bene in acqua di mare per togliere tutto il sangue e mettili ad asciugare bene su una tavola inclinata.





4: Cuocili al vapore in pentola a pressione per 10 minuti, puliscili da lische e pelle ed infine imbarattola (non prima di aver sterilizzato i vasi) e copri di olio extravergine di oliva.



5: riposati dalle fatiche e non sentire parlare di tonno per almeno 24 ore!