lunedì 21 ottobre 2013

Stretto di Messina. Fermi al palo.

Ieri siamo partiti da Vulcano, in condizioni quasi idilliache: sole, temperatura estiva, scarso venticello di bolina. Abbiamo fatto in tempo a dichiararci l'un l'altro la soddisfazione per la prima tappa del viaggio condotta in condizioni pacifiche e rilassanti, ed ecco montare un imprevisto scirocco sempre più forte, dai 20, poi 30, 35 e 40 nodi! Antares stringe il vento eroicamente, con 2 mani di terzaroli alla randa ed un fazzoletto di genoa, così piano piano ci portiamo sotto costa sicula, dove l'onda spiana, ma il vento (da sud) tira in forti raffiche che ci fanno straorzare continuamente. Alla fine ancoriamo davanti alla spiaggia poco ad ovest di Capo Peloro, l'ingresso dello stretto di Messina. Come al solito il sale è l'articolo di cui non dovremo mai scarseggiare: la barca ne è coperta e noi pure. Tutta la notte ed oggi vento forte da sud est, un vero sbarramento per il passaggio dello stretto, così siamo stati qui. domani ci affacceremo tra Scilla e Cariddi, sperando che stavolta ci lascino passare. Nel frattempo, frittura!

1 commento:

Anonimo ha detto...

proprio dove noi tanti anni fa siamo stati e dove abbiamo visto passare un branco di delfini cghe risaliva lo stretto e così abbiamo pensato che anche tu saresti risalito con noi....
come direbbe lo zio V "siate prudenti"! un grande abbraccio e bacio mammmmaaaaaaa